Massimiliano Amato

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Massimiliano Amato, spesso accreditato come Max Amato (Roma, 14 ottobre 1963), è un attore, regista e sceneggiatore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce a Roma il 14 ottobre 1963. Dopo la maturità artistica si dedica al teatro indipendente e alle videoproduzioni[1].

Ha portato in scena, come attore e regista, opere di Luigi Pirandello, Tennessee Williams, Slawomir Mrožek, Sam Shepard, Jean Cocteau e adattamenti tratti da Working di Studs Terkel.

In televisione ha lavorato in diverse fiction Rai e Mediaset per la regia di Luigi Perelli, Donatella Maiorca, Raffaele Mertes, Antonello Grimaldi, Robert Chapman ed altri ancora. Al cinema con Barbara Dall'Angelo (CSC), Robert Hellis Miller, Andrea Lodovichetti (CSC), Maurizio Ponzi, e nel 2003 anche con Carlo Verdone nel film Ma che colpa abbiamo noi.

Come autore ha realizzato e prodotto un documentario sul cinema indipendente, un cortometraggio sulle mine anti-uomo[2][3].

Exit: una storia personale è il suo primo lungometraggio come regista e sceneggiatore con cui si aggiudica la Mention Spéciale CICAE al Festival du Cinéma Italien d'Annecy 2010[4][5].

Torna a teatro nel 2013 dirigendo la prima italiana di In a dark dark house dell'autore americano Neil LaBute[6] e nel 2014 realizza la sua opera seconda, Freddy Hotel, in concorso al Independent Days International FilmFest[7].

Nel 2016 realizza il suo terzo lungometraggio Il resto con i miei occhi[8], film che decide di rendere visibile gratuitamente sulle piattaforme Facebook, YouTube e IMDb.

Nel 2018 in collaborazione con la casa di produzione Movie Factory di Francesco Paolo Montini realizza il suo quarto lungometraggio dal titolo Verso un altrove[9], presentato al Festival di cinema indipendente di Roma[10].

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Via Manthonè, 36, regia di Barbara Dell'Angelo (1995)
  • Viaggio in Sicilia, regia di Giampaolo Serra (1996)
  • Cabiria, Priscilla e le altre, regia di Fabiano Celestini (1999)
  • Dedicata a te, regia di Nicola Cometti e Donatella Fossataro (2000)
  • Sotto il mio giardino, regia di Andrea Lodovichetti (2007)

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • Emigranti di Sławomir Mrożek, regia di Sandro Carolese (1994)
  • L'uomo dal fiore in bocca di Luigi Pirandello, regia di Sandro Carolese (1996)
  • Doctor, regia di Massimiliano Amato (1998)
  • Pazzo d'amore, regia di Riccardo de Torrebruna (1998)
  • Il delirio di Lex di Massimiliano Amato, regia di Riccardo de Torrebruna (1998)
  • Quello che facciamo di Studs Terkel, regia di Massimiliano Amato (1999)
  • Il viaggio di Pallina Rossetti, regia di Riccardo de Torrebruna (1999)
  • 27 Wagon Full of Cotton di Tennessee Williams, regia di Massimiliano Amato (2003)
  • Naked Lunch, regia di Vincenzo Errico (2000)
  • In a Dark Dark House di Neil LaBute (2013)

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Film Italia, in Film Italia. URL consultato l'8 febbraio 2018.
  2. ^ (FR) Zoom-Cinema, in Zoom-Cinema. URL consultato il 4 agosto 2014 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).
  3. ^ (EN) Bio, in IMDb. URL consultato il 4 agosto 2014.
  4. ^ Cineuropa Annecy Cinéma Italien 2010 News, in Cineuropa. URL consultato il 4 agosto 2014.
  5. ^ (FR) Vincitori Annecy Cinema Italien 2010, in Ciné-club éducatif et culturel de Mons. URL consultato il 4 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2011).
  6. ^ Recensione Messaggero, in Il Messaggero. URL consultato il 5 agosto 2014.
  7. ^ (FR) Recensione Le Monde, in Le Monde. URL consultato il 4 agosto 2014.
  8. ^ Il resto con i miei occhi, in FilmItalia. URL consultato l'8 febbraio 2019.
  9. ^ Con Massimiliano Amato in viaggio Verso un altrove rivoluzionario, in IlGiornale. URL consultato l'8 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2019).
  10. ^ “Proud To Be Indie”: torna a Roma il RIFF con 25 anteprime mondiali e 10 europee, in Cineuropa. URL consultato l'8 febbraio 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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